Consiglio CittadinoIl Sistema che L'Italia Merita

"Un sistema che non funziona per i giovani è un sistema che ha deciso di non avere un futuro."

Questo manifesto parte da una domanda semplice ma scomoda: perché un paese con le nostre risorse, la nostra storia e i nostri talenti funziona così male? Non è retorica. È la domanda che mi sono fatto ogni giorno negli ultimi quindici anni, come informatico che ha vissuto sulla propria pelle quello che milioni di italiani della mia generazione conoscono bene: la sensazione di trovarsi in un sistema progettato per sprecare il loro potenziale.

Ho 36 anni, lavoro nell'informatica da quando ne avevo 21, e ho passato praticamente tutta la vita a studiare. Non solo informatica: economia, storia, politiche pubbliche, sistemi organizzativi. Non per hobby intellettuale, ma per una necessità quasi fisica di capire perché tutto intorno a me sembrava funzionare al contrario.

La scoperta che ha cambiato tutto è stata questa: l'Italia non è un paese che funziona male per caso. È un paese progettato per funzionare esattamente così. Ogni disfunzione che considerate normale, dalla sanità al lavoro, dalla scuola alla burocrazia, non è il risultato di inefficienze casuali. È il prodotto di scelte precise, fatte da persone precise, che da quelle disfunzioni traggono vantaggi altrettanto precisi.

I numeri parlano chiaro: spendiamo in sanità quanto la Germania, ma abbiamo liste d'attesa di due anni. Investiamo nell'università quanto la Francia, ma esportiamo cervelli invece di trattenerli. Abbiamo una delle burocrazie più costose d'Europa, ma anche la meno efficiente. La differenza non è nelle risorse disponibili. È in come vengono utilizzate e chi decide come utilizzarle.